Dal 1918 molto da imparare sul 2020 in un libro essenziale

di Carla

Pubblicato in tempi non sospetti, in occasione del centenario, nel 2018, 1918. L’influenza spagnola L’epidemia che cambiò il mondo della giornalista scientifica Laura Spinney, è un libro essenziale per capire questi giorni. Io l’ho letto ora, per la prima volta, casualmente, attirata dal titolo, dalla coincidenza e dal ricordo d’infanzia di una amatissima bisnonna morta centenaria che, da bambina “era sopravvissuta alla Spagnola”. L’ho iniziato pensando a un interessante saggio storico, non a uno specchio fedele e a una chiave di lettura del presente. Mi tengo alla larga, soprattutto ora, da instant book di successo, da libri (e film) “profetici” e da altre amenità, ma fin dalle prime righe ho iniziato a riflettere su quanto poco nuova e inedita sia l’emergenza Coronavirus. Il saggio, costruito con il piglio scorrevole di una narrazione, intrecciando storia, aneddoti e curiosità, non solo indaga da un punto di vista scientifico, storico, economico e culturale, la famosa influenza che uccise, secondo le stime più recenti, un centinaio di milioni di persone tra cui artisti e intellettuali come Guillaume Apollinaire, Egon Schiele e Max Weber, ma parte dalla nascita del concetto di epidemia per raccontare come, quando e perché le epidemia ci sconvolgono la vita, spiegando en passant cos’è un virus, quando sono stati sviluppati i vaccini e molte altre cose utili da sapere per non parlare a vanvera in questi giorni in cui tutti sono diventati esperti virologi.
Può essere curioso e spiazzante sapere, ad esempio, che contro le pandemie usiamo più o meno gli stessi strumenti che vennero impiegati per contenere le pestilenze storiche o che nel 1918 sulla Spagnola, che non nacque affatto in Spagna, malgrado il nome con cui passò alla storia, si giocò la stessa partita a rimpiattino e rimpallo delle responsabilità fra Stati Uniti e Cina. Attraverso il viaggio di Laura Spinney sulle tracce della micidiale influenza che, proprio come il Covid19 devastava i polmoni, dall’India al Brasile, dalla Persia alla Spagna, dal Sudafrica all’Ucraina, apprendiamo quanto sia antico e controverso il dibattito sul “contenimento”, compresa la polemica sulle scuole aperte o chiuse e sulla celebrazione della messa in tempi di contagio.
Dal libro si evince anche chiaramente come una nuova pandemia fosse da tempo annunciata e paventata dagli scienziati anche se, evidentemente, l’allarme è stato del tutto ignorato da politici, governi e studiosi a livello globale.
Dalla Spagnola, all’epoca sottovalutata e oscurata dalle contemporanee tragedie della prima guerra mondiale, nacque, nel bene e nel male, il mondo come lo abbiamo conosciuto fin qui, influenzando la politica globale e il nostro modo di concepire la medicina, la religione, l’arte.
In conclusione l’autrice se arriveremmo preparati ad affrontare un’eventuale emergenza?Era solo due anni fa. Ora stiamo vedendo la risposta delinearsi sotto i nostri occhi.