Ciò in cui crediamo esiste. Un tentativo di recensione

di Carla

Da bambina pensavo che le cose, e i nomi, avessero un’anima a cui corrispondessero, letteralmente. Se l’acqua si chiamava Panna, doveva sapere di panna. Se uno si chiamava Davide, che per me era un nome bellissimo, doveva essere almeno bello. Già più che adolescente rimasi delusa dalla discoteca Grande Gatsby, credo a Limone, Limone Piemonte…