Salvare l’orto ai tempi della siccità
Acqua razionata, siccità, caldo che secca foglie e fiori. L’agricoltura è in crisi e anche i balconi e gli orti di casa, per chi ha la fortuna di averne uno, sono in grande difficoltà. Come fare per salvarli e resistere alle ondate di calore che si annunciano sempre più intense? La Coldiretti con i tutor del verde di Campagna Amica ha elaborato un vademecum per far fronte alle misure di restrizione sull’uso dell’acqua potabile, a partire dal divieto di innaffiare deciso da molti Comuni che in sempre più regioni sta diventando uno stato di emergenza dichiarata. Un discorso che interessa il 45% degli italiani che, secondo uno studio dell’associazione, dedica parte del proprio tempo libero alla cura di verdure e ortaggi, piante e fiori, in vaso o nella terra. E’ una passione che si sta diffondendo anche tra i più giovani e tra persone completamente a digiuno di tecniche di coltivazione. Un fenomeno sostenuto dal lavoro delle 27mila imprese, con circa 200mila addetti e 30 mila ettari coltivati, impegnate nella filiera del florovivaismo, un’eccellenza del Made in Italy dal valore di oltre 2,57 miliardi di euro.
In un momento così difficile – sottolinea la Coldiretti – è giusto e necessario che le risorse idriche vengano concentrate sull’uso umano e su quello agricolo. Ma con alcuni piccoli aggiornamenti è possibile aiutare anche le piante su orti e terrazzi a sopravvviere in attesa della sospirata pioggia.
Ed ecco quindi alcune idee, dall’acqua di cottura della pasta alla paglia “isolante”. Riutilizzare l’acqua di cottura di pasta, riso o verdure, ovviamente avendola prima lasciata raffreddare, serve a innaffiare, ma concimerà anche il suolo con le sostanze rilasciate dagli alimenti. Ovviamente vale per tutta l’acqua “avanzata”, da quella usata per lavare l’insalata a quella usata per risciaquarsi dopo la doccia, purché senza sapone.
Importante, per evitare l’evaporazione dell’acqua nei vasi è la pacciamatura. Ricoprire la terra con della paglia serve anche a rilasciare sostanze benefiche e a favorire la biodiversità del suolo in quanto rappresenta un habitat per insetti utili. Per risparmiare acqua, poi – suggerisce la Coldiretti – si può utilizzare il sistema d’irrigazione a goccia. E si può fare anche in casa: basta riempire una bottiglia di acqua e chiuderla con il tappo dove andrà fatto un piccolissimo buco con un ago, quindi capovolgerla e posizionarla sul suolo. Pian piano questa farà cadere una goccia. Occorre ricordarsi di forare anche il fondo della bottiglia capovolta, per evitare la creazione del vuoto che impedirebbe la discesa dell’acqua. In commercio si trovano anche già pronti gel trattieni acqua a lento rilascio.
Anche l’orario delle innffiature fa la differenza, spiegano gli esperti della Coldiretti: innaffiare la sera serve a ottimizzare il volume di acqua utilizzato che non evapora subito a causa dell’irraggiamento solare. Ma bisogna fare attenzione anche alle caratteristiche delle piante, valutando quali hanno bisogno di sole e quali prediligono piuttosto l’ombra, magari spostando i vasi da sud a nord o usando dei teli ombreggianti nelle ore più calde.
Il DECALOGO SALVA ORTO DALLA SICCITA’
- Riciclare l’acqua di cottura di pasta, riso e verdure per innaffiare e concimare il terreno
- Raccogliere con bacinelle l’acqua durante la doccia (quella senza sapone) e utilizzarla per bagnare le piante
- Utilizzare sottovasi per raccogliere l’acqua che sgronda dopo aver bagnato le piante ed utilizzarla per bagnare altre piante
- Coprire la terra dei vasi con la paglia per mantenere l’umidità
- Utilizzare appositi gel trattieni acqua per il lento rilascio
- Sollevare i vasi da terra, soprattutto su terrazze e balconi con tappi di bottiglia o polistirolo per ridurre la trasmissione del caldo dalla pavimentazione, staccarli anche dai muri
- Costruire sistemi di irrigazione a goccia fai da te con bottiglie o coni di ceramica
- Innaffiare la sera per non far evaporare l’acqua ed evitare l’effetto lente dell’acqua su foglie e ortaggi che li può bruciare
- Fare attenzione alle necessità di esposizione delle piante (sole, ombra, ecc.), se possibile spostare i vasi dai balconi e dalle terrazze esposti a sud a quelli esposti a nord
- Utilizzare ombreggianti nelle ore più calde e quando è maggiore l’insolazione per ridurre l’evapotraspirazione delle piante e l’allessatura degli ortaggi
Fonte: Coldiretti-Campagna Amica