Natale con i tuoi, le vacanze (brevi) con chi ami
Una ricerca realizzata dal portale di travel PiratinViaggio.it attraverso un sondaggio che ha raccolto cinquemila risposte racconta l’estate degli italiani. In base, almeno, alle loro preferenze e idiosincrasie in tema di vacanze. Intanto, il 63 % elegge a compagno di viaggio ideale il/la partner, davanti ad amici e amiche (25%) e alla famiglia (12%), con i figli quotati all’8% . La preferenza per il proprio partner risulta più alta per coloro che sono sposati o in una relazione stabile (78%), mentre scende al 33% per chi vive una relazione aperta.
Anche così, però, e anche partendo sotto i migliori auspici, per il 53 % del campione ci sono occasioni per litigare o almeno per discutere. I più comuni sono idee diverse sull’organizzazione delle giornate (27%), la disponibilità di denaro e quindi l’attenzione alle spese (14%), e un classico: il fastidio per chi russa (15%). Forse per questo, un’ampia maggioranza, il 71%, preferisce soggiorni brevi, una settimana al massimo. O anche solo un fine settimana e solo il 26% osa vacanze più impegnative, anche oltre i 14 giorni.
Ci sono, ovviamente, differenze generazionali: la Gen Z è la fascia d’età più propensa ai viaggi all’insegna dello svago con gli amici, al primo posto nel 39% dei casi, mentre calano sia le preferenze per le vacanze con il partner (56%) e, soprattutto, quelle in famiglia (5%). Non a caso, è proprio questa la fascia d’età più incline ai flirt: il 49% dichiara di aver avuto una storia in vacanza, contro il 44% della media nazionale e il 30% dei baby boomers, che si posizionano invece come la generazione più “tranquilla”.
I genitori viaggiano di preferenza con i figli (20%), preferendoli agli amici, fermi al 14%. Curioso infine notare come tale gradimento sia più alto per i genitori più navigati, forse in virtù della maggior esperienza che consente loro una gestione più serena della prole, presumibilmente anche più cresciuta: nel caso della Gen X la percentuale sale infatti oltre il doppio rispetto alla media nazionale, raggiungendo il 17%, nel caso dei baby boomers si arriva all’11%, mentre scende al 6% per i genitori Millennials e addirittura al 2% considerando solo la fascia dai 25 ai 34 anni.
Anche così, però, e anche partendo sotto i migliori auspici, per il 53 % del campione ci sono occasioni per litigare o almeno per discutere. I più comuni sono idee diverse sull’organizzazione delle giornate (27%), la disponibilità di denaro e quindi l’attenzione alle spese (14%), e un classico: il fastidio per chi russa (15%). Forse per questo, un’ampia maggioranza, il 71%, preferisce soggiorni brevi, una settimana al massimo. O anche solo un fine settimana e solo il 26% osa vacanze più impegnative, anche oltre i 14 giorni.
Ci sono, ovviamente, differenze generazionali: la Gen Z è la fascia d’età più propensa ai viaggi all’insegna dello svago con gli amici, al primo posto nel 39% dei casi, mentre calano sia le preferenze per le vacanze con il partner (56%) e, soprattutto, quelle in famiglia (5%). Non a caso, è proprio questa la fascia d’età più incline ai flirt: il 49% dichiara di aver avuto una storia in vacanza, contro il 44% della media nazionale e il 30% dei baby boomers, che si posizionano invece come la generazione più “tranquilla”.
I genitori viaggiano di preferenza con i figli (20%), preferendoli agli amici, fermi al 14%. Curioso infine notare come tale gradimento sia più alto per i genitori più navigati, forse in virtù della maggior esperienza che consente loro una gestione più serena della prole, presumibilmente anche più cresciuta: nel caso della Gen X la percentuale sale infatti oltre il doppio rispetto alla media nazionale, raggiungendo il 17%, nel caso dei baby boomers si arriva all’11%, mentre scende al 6% per i genitori Millennials e addirittura al 2% considerando solo la fascia dai 25 ai 34 anni.