Meno plastica con la startup
L’89% degli italiani, secondo il report realizzato da Waste Watcher Observatory su dati Ipsos, si dichiara favorevole a ridurre l’uso di prodotti usa e getta e degli imballaggi di plastica, ma i dati OCSE indicano che solo il 15% dei rifiuti in plastica vengono riciclati e che Il 40% della plastica prodotta
nel mondo è utilizzata per il packaging. Particolarmente “spreconi” risultano i prodotti per la pulizia che possono contenere fino al 90% di acqua e sono confezionati in plastica monouso. Per questo R5 Living, una startup bergamasca nata nel 2021 e specializzata nella produzione di detergenti sostenibili per la casa e la persona, si è concentrata sulla riduzione dello spazio e dei volumi dei suoi prodotti che comprendono anche articoli per la cura della persona e una linea dedicata ai bambini.
“R5 Living – spiega la fondatrice, Cristina Mollis, nasce dall’idea che si debba e si possa lavorare su prodotti che non richiedono la plastica monouso e che permettano un effettivo risparmio di energia utilizzata e materiale che poi rimane nell’ambiente. Il problema non è la plastica, ma il suo utilizzo”.
Allo scopo di ridurre questo impatto, la startup ha scelto di collaborare con rePurpose Global, una comunità globale che aiuta imprese e consumatori a misurare, ridurre e bilanciare la propria impronta di plastica e a compensarla attraverso lo sviluppo di progetti infrastrutturali per il riciclo della
plastica, il sostegno ai lavoratori della plastica dei Paesi più colpiti e promuovendo
l’innovazione nel suo utilizzo.