Fado e saudade, le parole per scoprire il Portogallo

di Carla

Un Paese sospeso sull’ Oceano Atlantico, ai margini dell’Europa occidentale. Pietro Tarallo, scrittore, giornalista e viaggiatore, autore di oltre 50 libri fra guide turistiche, testi geografici e libri fotografici, dedicati all’Italia, all’Europa, all’America, all’Africa Australe, al Medio Oriente, all’India, al Sud-Est Asiatico, alla Cina, all’Australia e ai monasteri delle varie religioni del mondo, dell’Europa e dell’Italia, racconta in questi nuovo libro il “suo” Portogallo e soprattutto la saudade, quel sentimento malinconico e sfuggente di nostalgia che è legato indissolubilmente al fascino che esercita su scrittori e artisti fin dai tempi antichi e che
Visitato da lui per la prima volta nel 1969, quando era una meta trascurata, un luogo fuori dal tempo, dove il mito di un passato glorioso di navigatori ed esploratori alla conquista del mondo si confrontava quotidianamente con la dittatura di António de Oliveira Salazar, signore assoluto dal 1932, a cui solo qualche anno dopo, nel 1974, avrebbe posto fine la Rivoluzione dei garofani.
Con la democrazia e la spinta della modernità il Portogallo è cambiato, racconta Tarallo, ma rimanendo fedele a se stesso, alle sue tradizioni, alla sua cultura, alla sua storia, alla sua bellezza.
Un paradiso naturale di spiagge infinite, boschi, grandi fiumi e ambienti incontaminati, ma anche un museo vivente di stili e architetture, di azulejos, le coloratissime piastrelle e ceramiche usate per ogni tipo di decorazione, di città magiche come Lisbona, Porto, Coimbra, di palazzi e castelli in stile manuelino,  il tardo gotico sontuoso e composito fiorito nel primo decennio del XVI secolo che
incorpora elementi marinari come riferimento alle scoperte fatte in quegli anni dai navigatori
portoghesi.
Naturalmente si parla anche di cibo, della sorprendente e raffinata cucina portoghese, dei suoi vini generosi e genuini. E si parla del fado, la struggente musica della saudade, cantato ancora oggi in particolare nei locali di Coimbra, la città sede della più antica università del paese. E di Lisbona, dei suoi luoghi letterari, immortalati dalle pagine di Fernando Pessoa e di Antonio Tabucchi.
Saudade de Portugal è utile per accompagnare un viaggio, ma non è una guida classica, piuttosto, nelle parole dell’autore, una sorta di passe-partout per entrare nello spirito di questa terra e dei portoghesi, riservati ma sempre sorridenti, schivi ma fieri, che per dire grazie sussurrano muito obrigado. Un libro da leggere come un avvincente romanzo.

Pietro Tarallo
Saudade de Portugal
Porto Seguro Editore
Collana Strada Facendo
175 pagg.
15 euro