Gli esperti del virus: tutto e il contrario di tutto

di Carla

La novità del giorno è che i guanti non riparano dal virus, anzi, sono controproducenti. Parola di Oms. Ma quanti “contrordine compagni” abbiamo avuto in questi mesi? Nel momento in cui i virologi annunciano di volersi ritirare dalla ribalta di cui sono stati dominatori assoluti dallo scorso febbraio, ecco, alcune dichiarazioni di quattro esperti scelti a caso tra i più presenzialisti. Chi sono lo sappiamo tutti. Le dichiarazioni sono autentiche e le fonti sono state verificate. Lette tutte di fila fanno un certo effetto. Con la doverosa premessa: di questo virus non si sapeva nulla, tutti hanno dovuto imparare via via. Certo. Ma allora perché diffondere in tutto il Paese “certezze” così volatili?

Roberto Burioni
21 gennaio 2020
Leggo sui giornali che le autorità europee hanno affermato che il rischio che il virus arrivi in Europa, e in particolare in Italia, è minimo. Io non sono per niente d’accordo con loro, ma spero vivamente di sbagliarmi.


29 gennaio 2020
Il virus in Italia non c’è, quello che bisogna fare è non andare in Cina o in altre zone in cui il virus è presente e verificare le persone che tornano dai luoghi contaminati.
1 febbraio 2020
Le mascherine non forniscono alcuna protezione dal coronavirus. Servono a non far diffondere il virus da parte di chi lo ha già contratto.
2 febbraio 2020
In Italia il rischio è 0. Il virus non circola. Questo non avviene per caso: avviene perché si stanno prendendo delle precauzioni.
29 febbraio 2020
La mortalità di questa malattia è l’1%. Quello che la rende pericolosa per la nostra sanità è il numero di persone che vanno in terapia intensiva. Questo potrebbe aumentare la mortalità per altri casi, come gli infarti.
3 marzo 2020 Siamo nel momento decisivo. Il virus è arrivato e si è diffuso senza alcun ostacolo fino a una settimana fa. Fortunatamente il focolaio di diffusione sembra limitato.
5 marzo 2020
Posto che si muore sempre per un arresto circolatorio, tutti sono morti a causa del coronavirus. Se un malato terminale contrae il coronavirus non ce ne accorgiamo neanche.
8 marzo 2020
C’è un’Italia spaventata, che diserta ristoranti e strade cittadine, e un’altra che sembra reagire ignorando l’emergenza coronavirus. Mentre vi scrivo vedo dalla finestra che si sta giocando una partitella di calcio. Vi imploro: state a casa, uscite solo per motivi indispensabili.
9 marzo 2020
Questo virus non è un’influenza, ora è sotto gli occhi di tutti, centinaia di morti, rianimazioni strapiene. Un’altra cosa non vera è che non si muore per il coronavirus ma con il coronavirus. Invece si muore per il coronavirus.
11 marzo 2020
La mortalità in Lombardia è ben più del doppio di quella nelle altre regioni, se si muore con il coronavirus e non per, vuol dire che i lombardi sono molto più malati degli altri. A me i conti non tornano, mi spiace. Voglio vedere le cartelle.
11 marzo 2020
Prima si diceva che le mascherine non servivano e ora servono. I virus sono piccolissimi, sono un centesimo delle dimensioni di un globulo rosso e in un millimetro cubo ci sono 4-5 milioni di globuli rossi, quindi passano attraverso qualunque cosa. Questo virus si trasmette attraverso delle goccioline che però hanno un raggio d’azione di un metro per le persone che stanno bene non c’è bisogno di mettere la mascherina. La deve mettere chi sta male. Non forniscono alcuna protezione dal coronavirus.
12 marzo 2020
il tasso di letalità dell’influenza, normalmente preso in indicazione (sebbene soggetto ad un’elevata variabilità), sia dello 0,02%, mentre per il nuovo coronavirus sia del 2,3%. Per essere precisi, l’OMS ha recentemente alzato il tasso di mortalità, compreso fra il 3 e 4% a livello globale.
16 marzo 2020
Il valore altissimo di letalità nel nostro Paese è molto probabilmente legato a parametri relativi a come contiamo i casi. .
20 marzo 2020
Guardi bene, lo tsunami sta per arrivare quindi stia ben tappato in casa, perché non sono certo che le rianimazioni nel resto dell’Italia siano quelle della Lombardia.
20 marzo 2020
Il virus può diventare più buono? Si, tipicamente i virus tendono a diventare più buoni.
31 marzo 2020
L’ICL stima le infezioni di COVID-19 in Italia al 28/3: 9,8% della popolazione, 5,9 milioni di casi. Capite perché i numeri che sentite in tv alle 18 non hanno molto significato?
7 aprile 2020
Oms sempre più deludente, consiglia le mascherine solo per i medici e non per tutti
13 aprile 2020
Per questa seconda fase, serviranno tamponi, mascherine e app per tracciare i cellulari.
14 aprile 2020
Si può ripartire, ma solo con le armi che possono bloccare il contagio. In questo momento queste armi sono la mascherina, che tutti dovranno portare, sarà indispensabile e diventerà un’abitudine come portare le scarpe.
18 aprile 2020
Una cosa è certa, però: l’impatto dell’epidemia sulla Lombardia è stato devastante, ma, ciononostante, il sistema ha nel complesso retto. L’andamento delle ultime settimane lo sta dimostrando in modo chiaro.
19 aprile 2020
Quanti sono i decessi veri rispetto al numero? Difficile dirlo in questo momento, quando potremo vedere i dati della mortalità di questo mese di marzo e la paragoneremo coi mesi precedenti capiremo non solo i morti per causa diretta, ma anche quelli che sono dovuti al sovraccarico del sistema sanitario
11 maggio 2020
Non sappiamo con certezza quanto la mascherina protegga dai virus. Gli esperimenti con i suoi cugini mostrano efficacia, ma ora dobbiamo stare cauti e quindi mascherina e distanza. Poi, quando saremo più certi, potremo anche allentare un po’ le maglie
17 maggio 2020
Ci si chiede, nelle ultime ore, se il coronavirus sia diventando meno aggressivo; se insomma stia cambiato. Non abbiamo evidenze che il virus sia cambiato, ma cosa dicono i clinici che vedono ogni giorno nuovi pazienti?


Ilaria Capua
8 aprile 2020
Io non porto la mascherina
12 aprile 2020
Quindi è chiaro che il virus continuerà a circolare in maniera “visibile” – ovvero provocando i casi clinici fino a quando non si stabilirà l’immunità di gregge, naturale o da vaccinazione
14 aprile 2020
Ci sono moltissimi virus da inseguire, in questo momento di decisioni importanti da prendere per il Paese bisognerebbe fotografarlo più che inseguirlo, capire dove sono gli sciami virali e capire come siamo messi con l’immunità di gregge.
18 aprile 2020
Vanno identificate le caratteristiche delle categorie: alcuni gruppi di persone come nonni e nipoti: non potranno stare insieme come prima fino a quando non si saprà come stiamo come popolo.
28 aprile 2020
Quindi da un lato cautela e dall’altro studio del fenomeno e capire che alcuni soggetti come giovani e persone sotto i 60 anni sono meno a rischio, e le donne hanno un rischio minore di sviluppare la forma grave.
3 maggio 2020
Possiamo dire che ne siamo fuori tra 15 giorni, dopo questa riapertura.
23 maggio 2020
Età, condizioni di salute e sesso sono variabili di cui bisogna tenere conto
24 maggio 2020
Il Covid è una malattia delle città, legata ai trasporti e all’ambiente: a Milano e in Lombardia non sarà mica stata colpa solo del servizio sanitario.
27 maggio 2020
Che io sappia, i virus che stanno circolando adesso non hanno mutazioni che possano dirci se i virus sono più o meno aggressivi. Ed è per questo che chiediamo le sequenze. Il virus non andrà via, ha trovato una nuova popolazione: siamo noi, circola all’interno della nostra popolazione provocando danni molto gravi in alcuni parti del nostro paese e in alcune grandi città europee.
27 maggio 2020
Quello che è certo è che nell’uomo l’età è un fattore di rischio, che il virus non risparmia però i giovani, che gli assembramenti sono il pericolo principale, insieme agli spostamenti. Questa pare sia una malattia delle città, e una malattia dei movimenti, e noi dobbiamo ridisegnare un futuro altrimenti ci troveremo come ora nella prossima pandemia.
1 giugno 2020
Il virus non è cambiato, Siamo noi che siamo cambiati. Ora abbiamo di fronte una malattia curabile, abbiamo terapie anche per i pazienti più fragili. Noi siamo arrivati appiattendo la curva con le misure di sicurezza abbiamo fatto in modo che il virus infettasse persone e di queste sempre meno diventassero gravi.
2 giugno 2020
Le mascherine sono barriere fisiche, bisogna aver rispetto per sé e per gli altri.
3 giugno 2020
Le scuole rischiano di diventare delle zone in cui il virus circola,specialmente se hanno molti alunni e ambienti poco aperti.
7 giugno 2020
Non sono più una virologa, perchè io non ho più un laboratorio dal 2012. Io ho lasciato il mio laboratorio per seguire Mario Monti in politica, poi sono stata 3 anni e mezzo parlamentare e poi mi sono trasferita negli Usa. Ora dirigo un centro multidisciplinare. Ho fatto il virologo per tantissimi anni, ma adesso, così come sono ex parlamentare, posso anche fare questo… posso mollare e dire ‘sono una ex virologa
8 giugno 2020
L’influenza non è una malattia banale ed molto più aggressiva del Covid
8 giugno 2020
Credo che il professor Zangrillo non parli a sproposito, ci credo che il virus clinicamente non esista più. Il virus fa il suo corso, è un agente patogeno che si manifesta in maniera diversa a seconda di diversi fattori, uno di questi è l’età del paziente. In realtà credo sia migliorato tutto il sistema, ma quando si dice che il virus si è indebolito è come dire che una macchina va a 3 cilindri. Il genoma del virus non è cambiato, non si può dire che si sia indebolito o che sia diventato più aggressivo: è sempre un motore a 4 cilindri.

Massimo Galli
11 marzo 2020
La mascherina non è la coperta di Linus
20 marzo 2020
Bisognerebbe distribuire mascherine agli ingressi dei supermercati
8 aprile 2020
La mascherina chirurgica protegge più gli altri ma comunque limita il rischio di contagiarsi a chi la indossa
27 aprile 2020
La teoria ‘mascherine, guanti e speriamo bene’ non è sufficiente
30 aprile 2020
Sfido chiunque, in un momento come questo, a fare uno studio controllato che possa andare a dire con la certezza scientifica assoluta che la mascherina è protettiva in maniera incontrovertibile.
11 maggio 2020
Non sono d’accordo che con il caldo il virus si possa attenuare perché non ne abbiamo evidenze, né molecolari, né sul piano clinico
12 maggio 2020
Mascherine? E’ un problema comune a molti paesi. Perchè OMS non le aveva rese obbligatorie? A volte consigliano quando molti paesi avrebbero problemi a rispettare la disposizione
12 maggio 2020
Gli Italiani si sono comportati bene, siamo tutti stufi marci
15 maggio 2020
Virus meno aggressivo: Dissento drasticamente.
15 maggio 2020
La pandemia non ha voglia di mollarci: l’abbiamo fermata, ma non abolita
15 maggio 2020
La Lombardia ha avuto una sciagura rappresentata dal fatto che il virus è circolato liberamente per oltre 4 settimane.
17 maggio 2020
Ripartire è giusto. Attenti anche in famiglia o ci sarà un’altra ondata.
20 maggio 2020
In Italia virus tedesco proveniente da Shanghai
26 maggio 2020
Una fetta importante di milanesi si è infettata in modo asintomatico.
29 maggio 2020
Dobbiamo vedere cosa succede entro l’8 giugno e forse anche nei giorni immediatamente successivi per vedere se qualcosa e’ davvero successo in termini di nuovi contagi dopo le riaperture del 18 maggio
31 maggio 2020
Il virus non si è indebolito, non è sicuro che ritorni, ma non si può escludere. Il vaccino? Non è detto che lo estinguerà. Per me dovevamo restar chiusi un altro mese
31 maggio 2020
Il peggio dovrebbe essere passato, la situazione non mi pare abbia connotazioni di drammaticità o di rischio immediato
6 giugno 2020
Sono infettivologo e non virologo. Francamente e personalmente non ne posso più di vedere anche me stesso nelle varie trasmissioni televisive.
8 giugno 2020
La movida che si è vista in diverse città italiane è da irresponsabili: c’è già stato qualche focolaio dovuto a comportamenti poco attenti .
9 giugno 2020
C’è ancora qualche polmonite di una certa entità in persone avanti con gli anni , ma sono infezioni vecchie


Giovanni Rezza
1 febbraio 2020
Nessuno ha ordinato di indossare le mascherine. Meglio prendere precauzioni banali, ma efficaci, come lavarsi spesso le mani, tossire o starnutire nell’incavo del gomito: va benissimo perché riduciamo anche l’incidenza dell’influenza.
17 marzo 2020
Per proteggere il personale sanitario le mascherine ideali sono le FFP2 e le FFP3, quelle che filtrano molto, che non permettono sostanzialmente al virus di penetrare all’interno delle mucose. Camminare da soli con la mascherina non serve a nulla.
4 aprile 2020
Per i comuni cittadini, dunque, l’indicazione è quella di coprirsi la bocca con una mascherina chirurgica, o in mancanza di questa anche con una sciarpa o un foulard, ad esempio quando vanno a fare la spesa, quando vanno alla posta o se devono andare a lavoro
7 aprile 2020
Sì mascherine se non c’e’ distanziamento
9 aprile 2020
Dobbiamo immaginare un futuro dove, oltre a indossare le mascherine, ci terremo a distanza gli uni dagli altri e ricorderemo di lavare spesso le mani. Il virus continuerà a stare in mezzo a noi anche quando il lockdown sarà terminato e il governo deciderà di riaprire con grande cautela alcune attività. Ma la vita normale, quella no, scordiamola per un bel po’.
10 aprile 2020
Per noi epidemiologi non bisognerebbe riaprire fino a quando non sarà pronto il vaccino
20 maggio 2020
Se l’epidemia di Covid riemergerà non sarà una seconda ondata ma la continuazione della prima, che non si è esaurita.