Covid, gli effetti sul SSN

di Carla

A causa dell’impatto che la pandemia ha avuto sul sistema sanitario nazionale, tra marzo e dicembre 2020 ben 32,8 milioni di italiani si sono visti rimandare, se non addirittura annullare, visite, esami o operazioni già in programma; questo è uno dei numeri emersi dall’indagine condotta per Facile.it da mUp Research e Norstat su un campione rappresentativo della popolazione nazionale.
Nello specifico, circa 27,9 milioni di italiani hanno subito uno o più rinvii, mentre 13 milioni di cittadini hanno dovuto fare i conti con l’annullamento.
I problemi hanno riguardato praticamente tutte le specialità, anche quelle che generalmente seguono le patologie più gravi; ad esempio, hanno subito ritardi o annullamenti il 61,1% dei pazienti cardiologici ed il 47,2% di quelli oncologici. Mediamente il rinvio è stato di quasi due mesi (53 giorni), ma il dato ancor più preoccupante è che nel 68% dei casi l’appuntamento è stato rimandato sine die.
Oltre ai disservizi, vi è una fetta importante della popolazione italiana (il 68,6%, pari a circa 30 milioni di individui), che ha scelto di propria iniziativa di rinunciare a prenotare o effettuare una o più visite. Nel 71,3% dei casi lo hanno fatto per paura di contrarre il Covid recandosi in una struttura medica, nel 19,7% perché scoraggiati dai lunghissimi tempi di attesa, mentre il 20,9% lo ha fatto per ragioni economiche. Tra questi, per circa 3 milioni di individui le difficoltà sono sopraggiunte a causa di pandemia e lockdown.